Da un'idea a un'immagine...
Quando abbiamo iniziato a parlare di ricreare la Società di Cremazione Cagliari, non avevamo certo in mente quale sarebbe stato il suo logo. Eravamo occupate a pensare come restituire alla città un servizio utile e significativo, che potesse offrire ai propri soci anche una nuova chiave di lettura di un evento assolutamente naturale che per molti è ancora un grande Tabù.
La domanda “Perché dobbiamo morire?” è ancora quella a cui il pensiero occidentale, che si crede così emancipato ed evoluto, non sa dare una risposta accettabile e definitiva. Ci si affanna ancora a cercare il siero dell’eterna giovinezza, più propensi ad infrangere le regole di natura, piuttosto che cercare il senso della vita e più ancora della propria e altrui felicità.
Tutto è un ciclo o forse più una spirale che, però, torna sempre sulle regole basi dell’universo: si nasce, si evolve e si muore. è inesorabile la nostra finitezza, poiché senza quella non ci sarebbe nuova vita. Facciamo parte di un ingranaggio più grande di noi, come la goccia d’acqua che è, si, goccia ma anche oceano.
Giunto il momento di pensare anche al logo, abbiamo iniziato a immaginare come potevamo rappresentare in un disegno grafico la nostra funzione di associazione no profit, trasmettendo i nostri valori sociali e al contempo lanciando un messaggio intuitivo.
Il cuore ha un’impronta, come quella che si potrebbe riuscire a lasciare proprio per non cadere nel silenzio della memoria.
La piuma significa leggerezza, che non è superficialità. Una leggerezza dell’essere nei confronti della vita per poterci consentire di cogliere ogni forma di bellezza esistente nell’intero universo. La leggerezza di sorprendersi e di emozionarsi, di amare e condividere, di fluire con l’energia del cosmo e di rendere, quindi, anche la vita degli altri migliore.
Una bilancia che pesa il cuore e la piuma rappresentava per gli antichi Egizi il giudizio universale, millenni prima di altri germogli-messia. L’avere a che fare con la nostra fine, ci porta spesso a un processo mentale automatico: quello di tirare le somme sul proprio operato e su quello che lasciamo ai posteri. La nostra vita ha avuto un senso? Meritiamo di essere ricordati e commemorati nei decenni a venire? Se il cuore è più leggero della piuma, significa che abbiamo usufruito del dono della vita in modo lungimirante e sapiente, altrimenti meritiamo l’oblio più profondo.
Le mani indicano custodia, protezione e accudimento, oltre che a rappresentare la capacità di provare amore verso l’altro, verso il mondo, verso ciò che è al di fuori di noi.
Il blu è il colore del cielo e del mare, due elementi che si specchiano e che giocano con mille tonalità differenti. Era considerato il colore dell’introspezione e dell’infinito, della fedeltà e della calma, del silenzio e della pace, della spiritualità e del mistero.
Siamo elettrizzate per questa nuova avventura e non vediamo l’ora di mettere al servizio dei nostri concittadini tutti i nostri sogni, i nostri progetti e le nostre scoperte!
Lucia Ientile e Federica Bottega